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La capacità insita nell'arco, in questo caso a tutto sesto, è sopportare sforzi di compressione generati dai carichi (peso proprio, permanente ma anche variabili) contenendo possibilmente la tensione all'interno del terzo medio della sezione resistente e sfruttando la caratteristica del materiale costituente (pietra), cioè quella di essere molto resistente a compressione e poco a trazione.
Gli archi, però, soffrono di due limitazioni connesse con la distribuzione dei carichi e con la tipologia e l'efficacia dei vincoli.
In merito alla distribuzione dei carichi, la presenza di eventuali azioni concentrate di elevata intensità, può produrre pericolose flessioni trascurabili solo se:

1) l'arco è stato progettato tenendo conto di tali effetti;
2) l'arco è confinato da muratura portante.

In merito al secondo punto, occorre considerare che la presenza delle murature di confinamento sovrastanti contribuisce a minimizzare l'effetto dei carichi concentrati, mentre le murature laterali impediscono variazioni di forma. In altre parole, le murature di confinamento consentono agli archi di trasmettere (indenni) un numero ragionevolmente alto di condizioni di carico e di trasmettere forze non necessariamente centrate all'interno del terzo medio.
In merito alla tipologia dei vincoli risulta che il passaggio dall'appoggio semplice alla cerniera ed infine all'incastro comporta da una parte un irrigidimento della struttura (con conseguente incremento della capacità strutturale nei confronti dei carichi) e dall'altra l'aumento della sensibilità rispetto ai cedimenti vincolari e ai conseguenti stati di coazione.

arco con lesioni palazzo di S.S. Annunziata a Sulmona

 Ciò premesso, la foto in alto illustra la porzione superiore di un arco a tutto sesto, inserito nella facciata principale del palazzo di S.S. Annunziata a Sulmona (AQ), che manifesta un evidente cinematismo con scorrimento dei blocchi in pietra tale da condurre allo sviluppo di una cerniera plastica.

Per comprendere le cause che hanno condotto alla formazione del dissesto (alquanto pericoloso essendo presente in prossimità della chiave di volta), occorre analizzare la foto seguente di più ampio respiro. 

arco con lesioni palazzo di S.S. Annunziata a Sulmona vista frontale

Come si può notare, non agiscono carichi concentrati, l'arco è confinato da muratura portante e l'effetto del confinamento è anche simmetrico; allo stesso tempo, si possono notare anche lesioni paraboloidiche sovrastanti l'arco.

Analizzando queste ultime, risulta evidente che le lesioni tendono ad essere antitetiche (speculari rispetto ad un asse di simmetria verticale), anche se quella a destra della foto è più sviluppata in lunghezza ed ampiezza.
In definitiva, le lesioni sono dovute alla sommatoria di due effetti:
1) ad un'insufficienza a flessione dell'arco, che ha condotto allo sviluppo delle lesioni antitetiche (effetto minore);
2) al cedimento del vincolo a sinistra della foto (effetto maggiore).

Ing. Luigi Ruggeri (Presidente Meccanici Terrestri)
Geol. Romolo Di Francesco (Direttore Scientifico Meccanici Terrestri)
Arch. Matteo Ruggeri (Socio fondatore Meccanici Terrestri)

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